La supplementazione umana con vitamina E

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F. Galli
L. Iuliano

Keywords

Abstract

Riassunto
Dopo quasi un secolo di studi sulle possibili e numerose proprietà benefiche della vitamina E, negli ultimi anni questa vitamina è salita alla ribalta della cronaca scientifica a seguito della sua possibile tossicità per l’uomo. Questa notizia è stata fornita da alcuni studi di metanalisi che hanno rilevato un aumento della mortalità in soggetti a rischio cardiovascolare supplementari con più di 400 UI/die di questa vitamina (ovvero 400 mg di a-tocoferolo nella forma sintetica o circa 180 mg dell’analogo naturale). Di fatto l’assunzione di vitamina E nell’uomo si dimostra molto ben tollerabile ed effetti di tossicità non sono stati osservati anche a dosi di diversi grammi al giorno somministrate per anni. Si deve altresì considerare che i livelli descritti come potenzialmente pericolosi negli studi di metanalisi sopra citati, non superano la soglia massima di assunzione tollerabile (UL) di questa vitamina ne quella della assunzione giornaliera accettabile (ADI) che sono state stabilite per questa vitamina dai massimi organismi internazionali di vigilanza su alimenti ed agenti naturali. Per i paesi europei queste soglie corrispondono rispettivamente a 300 mg/die ed a 0,15-2 mg/kg peso/die di a-tocoferolo naturale. Questi aspetti e l’ampio dibattito incentrato negli ultimi anni sul valore degli studi di metanalisi sulla vitamina E ha chiaramente stabilito che, di fatto, essi non forniscono nessuna evidenza concreta di rischio. D’altro canto, questi studi hanno avuto il merito di fornire lo spunto per una riflessione sulla sicurezza ed anche sulla reale necessità di assumere supplementi di questa vitamina per azioni di prevenzione primaria o secondaria in ambito cardiovascolare, tumorale e di alcuni tra i maggiori disordini neurodegenerativi. I trial più ampi condotti sulla supplementazione di questa vitamina ed esaminati in questi studi di metanalisi di fatto non hanno prodotto nessuna evidenza di effetto e quindi una supplementazione indiscriminata ed a dosi massicce va chiaramente sconsigliata sino a che non saranno prodotte ulteriori e concrete evidenze che la supportino. Quindi, l’impiego come agente terapeutico ed a dosi elevate di vitamina E deve essere considerato con cautela od addirittura inappropriato agli scopi clinici sino ad ora proposti. Ciò che deve essere raccomandato invece è il raggiungimento dei livelli di assunzione ottimale (in Europa il valore di RDA è pari a 10 mg) e che questo si basi sull’introduzione della forma naturale della vitamina E con gli alimenti (le fonti maggiori e più bilanciate sono il germe di grano, la frutta da guscio ed i semi, e gli oli vegetali in genere). Questo tipo di raccomandazioni sono quelle che garantiscono con certezza la possibilità di sfruttare le funzioni benefiche di questa vitamina scongiurandone eventuali effetti avversi.

Vitamin E supplementation
Summary
After near to one century of research and speculations on beneficial properties, vitamin E has recently become to the scientific reconsideration due to possible adverse effects.  Metanalysis studies have in fact suggested that supplementation at doses higher than 400 UI/die (i.e. 400 mg of synthetic a-tocopherol or approximately 180 mg of its natural form) would increase the risk of mortality in cardiovascular risk patients. Toxicology data provide solid evidence on the fact that vitamin E is well tolerated in humans. Toxicity effects are difficult to be demonstrated even at dosages of several grams per day maintained for years. The levels defined as potentially harmful in these metanalysis studies do not exceed the tolerable upper intake level (UL) nor the acceptable daily intake (ADI) that have been established by the most authoritative food safety and nutrition boards and institutions worldwide. For european countries these levels correspond to 300 mg/die and 0.15-2 mg/kg of body weight/die of natural a-tocopherol, respectively. These aspects and the  debate on scientific value and implications for human health of the information rising from vitamin E metanalysis studies has lead to the conclusion that these do not provide a sufficient level of evidence for such a risk. On the other hand, these metanalysis studies have provided an occasion for further evaluating safety and need of dietary supplements that  have been proposed for the primary and secondary prevention of chronic-degenerative diseases such as CVD, cancer and neurodegenerative diseases. Actually, largest clinical trials on vitamin E supplementation and assessed in these metanalysis studies did not provide solid evidence for any prevention effects. Therefore, massive and indiscriminate supplementation protocols should be avoided and the general population should be advised against this. A sceptic attitude has to be adopted against the use of high doses vitamin E as a therapeutic measure for the clinical end-points so far taken into consideration.  Instead of this, it has to be recommended to reach the optimal intake of this vitamin (in Europe the RDA is 10 mg) by means of a balanced consumption of natural sources of this vitamin (main food sources of vitamin E are wheat germ, nuts and seeds, and plant oils in general), and this type of recommendation can guaranty to have all the possible beneficial effects of this vitamin as well as of other micronutrients, without any potential risk.
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