Applicazioni di risultati epidemiologici al singolo individuo

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Paolo Boffetta
Andrea Farioli
Emanuele Rizzello

Keywords

Epidemiologia; validità esterna; medicina clinica

Abstract

Quando si attribuiscono i risultati dell’epidemiologia al singolo individuo bisogna considerare tre differenti aspetti. In primo luogo, i risultati dell’epidemiologia sono soggetti a errori casuali e possono essere applicati solo ad un soggetto ideale con valori medi per tutte le variabili studiate, compresi i potenziali fattori di confondimento inclusi nei modelli di regressione. In secondo luogo, la natura osservazionale dell’epidemiologia la rende suscettibile di errori sistematici (bias) e qualsiasi attribuzione dei risultati agli individui rispecchierebbe la validità dei risultati originali. Sono stati proposti modelli di analisi quantitativa dei bias per valutare la probabilità, la direzione e l’entità dell’errore, ma queste metodologie non sono di uso comune. Infine, deve essere considerata anche la validità esterna dei risultati (ossia la loro applicabilità a individui e popolazioni diverse da quelle incluse negli studi originali), includendo fattori caratteristici della popolazione, come l’eterogeneità delle condizioni di esposizione o di malattia, e fattori caratteristici dell’individuo, come l’interazione dei fattori di rischio di interesse con altri determinanti della malattia. Considerazioni simili si applicano all’attribuzione dei risultati da trial clinici ai singoli pazienti, sebbene in questi studi le fonti di errore sistematico siano meglio controllabili.

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