Vigilanza sull’applicazione della legge 125/2001. Indicazioni per la gestione nei luoghi di lavoro dei rischi alcol correlati / Vigilance in application of law 125/2001 concerning alcohol and alcoholrelated risk assessment in workplaces

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N. Cornaggia
G. Saretto
C. Tiso, et al.

Keywords

Abstract

L’art. 15 della Legge n. 125/2001 “Legge quadro in materia di alcol e problemi alcolcorrelati” – il cui primo comma è stato reso attuativo dall’entrata in vigore dell’Intesa definita in sede di Conferenza Stato – Regioni (Provv. del 16 marzo 2006) - persegue la tutela della salute dei dipendenti e dei terzi, attraverso la misura del divieto assoluto di assunzione di alcol in attività lavorative individuate ad alto rischio. Obblighi generali per la gestione di questo rischio erano derivabili anche dai principi generali contenuti nel D.Lgs. 626/94, sia per quanto riguarda i doveri della parte datoriale (art. 4 comma 5 lett. c) che della parte dei lavoratori (art. 5 comma 2, lett. a, h). La logica di applicazione è quella della prevenzione della salute degli individui sani nell’ambiente lavorativo. L’organo di vigilanza si fa promotore, assiste e sorveglia il processo - di cui primo attore è il datore di lavoro - utile a fronteggiare il fenomeno della dipendenza dall’alcol nei luoghi di lavoro. Il datore di lavoro verificherà se nell’azienda si svolgono attività lavorative elencate nel provvedimento. Poiché a dette attività non è applicabile l’art. 42 terzo capoverso del DPR 303/56, il divieto di somministrazione di bevande alcoliche sarà inserito nei regolamenti aziendali. Il datore di lavoro si attiverà presso il gestore del servizio mensa affinché il divieto sia applicato e, nell’ipotesi in cui ne usufruiscano anche categorie di lavoratori non soggette, si applicherà la soluzione più radicale e cautelativa di introduzione del divieto totale. Ulteriori strumenti sono informazione e formazione dei lavoratori. Un intervento incisivo include tutta la popolazione aziendale e non solamente le fasce a rischio, prevedendo, però, modalità differenti di approccio: dal coinvolgimento di dirigenti e preposti, alla sensibilizzazione dei lavoratori con incontri a piccoli gruppi o in assemblea con esperti, o colloqui singoli di counselling breve da parte del medico competente. Il ruolo fondamentale di quest’ultimo si sviluppa sia in interventi sanitari sui lavoratori, che in un’azione propositiva verso i datori di lavoro, che nella collaborazione con le Istituzioni. Una strategia efficace coinvolge i soggetti aziendali della prevenzione, ossia il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione, il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza e il medico competente, ed i servizi competenti delle ASL, quali Servizio PSAL, Ser.T e Servizio IAN. In particolare, i Servizi PSAL assumeranno a livello provinciale e in collaborazione con le parti sociali il ruolo di promotori presso le imprese dell’attivazione dei progetti di promozione della salute, svilupperanno integrazione e collaborazione con i Servizi Dipendenze Patologiche (Ser.T), stimoleranno la creazione di una rete in grado di supportare i medici competenti nella programmazione di un’attività sanitaria che tenga conto delle problematiche derivanti dall’abuso alcolico e soprattutto dalle conseguenze sul rischio infortunistico.

Vigilance in application of law 125/2001 concerning alcohol and alcohol-related risk assessment in workplaces
Background and Objectives: The prohibition of using, dispensing or distributing alcoholic drinks at workplaces involving an elevated risk of accidents (Art. 15 – Law 125/2001 “General policy concerning alcohol and alcohol- related problems”) is consistent with the duties of employers and employees regulated by Decree 626/94. The purpose of this rule of law is the health protection of workers and of any third party in the workplace. Alcoholaddiction in workers has to be considered as part of the risk assessment and, in the case of the hazardous activities identified in the law, the increase in risk due to alcohol consumption must also be considered. Results and conclusions: Along with the prohibition of dispensing or distributing alcoholic drinks at the workplace, companies can launch training and information campaigns on the adverse health effects resulting from by harmful and hazardous alcohol consumption in workplaces, which will be all the more effective if addressed to all workers and not only to the more exposed employees. In developing this activity, the company occupational health physician has a central role to play by giving assistance to employees, involving the management and cooperating with public institutions. The controlling body will promote, support and supervise this process. In particular, the local authorities for Occupational Health and Safety (PSAL), together with social partners, will encourage companies to start up projects for health protection, will facilitate cooperation with the Pathological Addiction Services (Ser. T), and will encourage the implementation of a network to facilitate occupational health physicians in analyzing accident risks and solving health problems related to alcohol abuse.
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