Analisi della sopravvivenza ad arresto cardiaco in casi occorsi in ambienti di lavoro nel territorio servito da una centrale operativa del 118 della Toscana
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Keywords
Defibrillatore, Arresto cardiaco, Luoghi di lavoro
Abstract
Introduzione: Ogni anno in Italia e nel mondo si verifica circa 1 arresto cardiaco ogni 1000 abitanti, buona parte di tali eventi al di fuori dell’abitazione privata. Obiettivi: Analizzare la casistica di arresti cardiaci avvenuti all’interno di luoghi pubblici ed ambienti di lavoro sul territorio di riferimento di un’Unità Operativa del sistema di soccorso nazionale del 118 e valutare l’efficacia delle manovre di primo soccorso e dell’utilizzo del defibrillatore nella gestione dell’evento cardiaco acuto. Metodi: Sono stati analizzati i dati relativi a 32 interventi per arresto cardiaco avvenuti in realtà lavorative fra Gennaio 2015 e Giugno 2018 sul territorio coordinato dalla USL Toscana Centro – Pistoia e Empoli. Risultati: Nel 28,2% presso un “Luogo di lavoro propriamente detto”, e nel 18,7% dei casi l’evento cardiaco acuto è avvenuto in occasione di lavoro. Il defibrillatore semi-automatico (Automated External Defibrillator, AED) era presente sul luogo nel 15,6% con una sopravvivenza del 100% (n=5/5) (p=0,0434); nel 84,4% è stato reso disponibile dal 118, con una sopravvivenza del 40,74 % (n=11/27). Per quanto concerne la rianimazione cardiopolmonare, il tasso di sopravvivenza appare maggiore (55,5% Vs 42,8%) quando questa è stata iniziata dal personale presente sul luogo dell’evento. Conclusioni: I risultati di questo studio suggeriscono che la defibrillazione precoce, possibile grazie ai mezzi messi a disposizione sul luogo di lavoro e dalla presenza degli addetti al primo soccorso, può essere un aiuto primario e uno standard desiderabile per migliorare il tasso di sopravvivenza sia dei lavoratori che di tutti i cittadini dopo un arresto cardiaco.