Carcinoma nasosinusale in esposizione a cromo in un settore industriale inconsueto

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Vera Comiati
Maria Luisa Scapellato
Enrico Alexandre
Tiziana Volo
Daniele Borsetto
Mariella Carrieri
Enzo Emanuelli
Diego Cazzador

Keywords

Abstract

L’esposizione professionale a cromo è cancerogena per l’apparato respiratorio. Data la bassa incidenza dei tumori nasosinusali (TuNS), le evidenze scientifiche a supporto di un nesso di causalità tra cromo e tumori nasali sono piuttosto scarse. Obiettivi: Presentare un caso di TuNS in un paziente con una rara esposizione professionale a cromo, al fine di aumentare le conoscenze epidemiologiche sul tema ed evidenziare l’importanza di una approfondita anamnesi professionale. Metodi: Viene descritto il caso di un paziente di 64 anni che ha lavorato come addetto al trattamento galvanico di cilindri di magnesio nella produzione di matrici per computer nei primi anni ’70. Dopo una latenza di 39 anni, è stata posta diagnosi di carcinoma nasosinusale indifferenziato. È stata inoltre condotta una breve analisi della letteratura. Risultati: L’anamnesi lavorativa ha rivelato un’esposizione professionale della durata di 4 anni a cromo esavalente. Il paziente è stato sottoposto ad intervento chirurgico di exeresi tumorale per via endoscopica; a 40 mesi di follow-up si presenta libero da malattia. L’analisi della letteratura ha identificato 8 articoli comprendenti un totale di 40 casi di TuNS da esposizione a cromo. Il rischio relativo massimo riportato è 15.4. Conclusioni: È doveroso indagare l’esposizione professionale nei casi di TuNS, tumori ad alta frazione eziologica. Data la rarità dell’esposizione a cromo e la scarsa incidenza dei TuNS, ogni contributo volto a descrivere la correlazione clinica e professionale in tale ambito può corroborare l’evidenza di associazione tra cromo e TuNS.
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