Mortalità del personale operante in un poligono militare interforze della Sardegna: 1990-2010

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Giannina Satta
Michela Ursi
Elisabetta Garofalo
Elisabetta Masala
Claudia Pili
Ileana D'Andrea
Annarita Tocco
Giuseppe Avataneo
Maria Valeria Flore
Marcello Campagna
Pierluigi Cocco

Keywords

Attività militari, Follow-up di mortalità, Solventi, Effetto lavoratore sano, Epidemiologia.

Abstract

Introduzione: Allo scopo di verificare la fondatezza di segnalazioni su eccessi di patologia tumorale nelle popolazioni delle aree circostanti, il presente studio ha indagato la mortalità del personale del Poligono Interforze del Salto di Quirra (PISQ) in Sardegna. Metodi: Sulla base dei registri del PISQ, è stata ricostruita la coorte dei 6828 soggetti impiegati da almeno sei mesi alla data del 1 gennaio 1990 o successivamente fino al 30 giugno 2005. La loro esistenza in vita o l’eventuale data, luogo e causa del decesso sono stati ricercati fino al 31 dicembre 2010. Per ciascun membro della coorte, è stata inoltre definita l’esposizione a radiofrequenze, solventi e nanoparticolati, il servizio di controllo in aree di esercitazioni di tiro, la partecipazione a missioni di pace all’estero, e la somministrazione di protocolli vaccinali durante il servizio. Per ogni causa d’interesse, è stato calcolato il Rapporto Standardizzato di Mortalità (SMR) ed il suo intervallo di confidenza al 95% sulla base dei tassi specifici per età, genere ed anno di follow-up della popolazione Italiana e di quella Regionale. Risultati: La mortalità per tutte le cause ha mostrato una significativa riduzione rispetto agli attesi (su base nazionale: SMR=78, IC95% 60-111; su base regionale: SMR=66, IC95% 52-84). I decessi per emolinfopatie maligne sono risultati corrispondenti alle attese su base regionale (7 casi osservati vs 6,3 attesi; SMR=111, IC95% 38-326). Tra gli esposti a solventi sono stati osservati due decessi per neoplasie del sistema emolinfopoietico contro 0,5 attesi. Non è stato osservato nessun significativo aumento della mortalità totale o per cause specifiche in relazione alle esposizioni studiate. Conclusioni: Le dimensioni della coorte e la durata del follow-up non sono risultate sufficienti a stabilire in maniera conclusiva se le attività operative svolte al PISQ causarono o no un aumento della mortalità per specifiche cause, comprese quelle neoplastiche, tra il personale militare. L’estensione del follow-up permetterà di trarre conclusioni al riguardo.

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