Ineguaglianze per genere e per Paese di nascita nel riconoscimento delle malattie professionali in Italia: analisi dalla banca dati statistica INAIL (2010-2013)

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Silvana Salerno

Keywords

Key words Gender, occupational diseases, upper limb overload, prevention, Italy, inequalities Parole chiave Gender, malattie professionali, sovraccarico biomeccanico arto superiore, prevenzione, Italia, ineguaglianze

Abstract

Introduzione: Le denunce di malattie professionali (MP) sono in crescita per il genere femminile. Studi internazionali mostrano un minore riconoscimento per le donne. Obiettivi: Analisi del riconoscimento delle MP in Italia per verificare differenze secondo il genere e il Paese di nascita, con attenzione al sovraccarico biomeccanico dell’arto superiore (sovraccarico). Metodi: Sono state analizzate le MP definite dalla Banca Dati Statistica INAIL (2010-2013) per genere e Paese di nascita (Italia e non) nella gestione Industria-Servizi (I-S), in particolare quelle da sovraccarico. Risultati: un riconoscimento delle MP significativamente inferiore è stato rilevato nel genere femminile per tutte le MP (Italia: 39% femmine vs 43% maschi; non Italia: 32,5% femmine vs 36% maschi) anche per le MP da sovraccarico (Italia: 73% femmine vs 76% maschi; non Italia: 64% femmine vs 70% maschi), inclusa la sindrome del tunnel carpale (Italia: 72% femmine vs 74% maschi; non Italia: 62% femmine vs 64% maschi) e la tendinite del sovraspinoso (Italia: 71% femmine vs 79% maschi; non Italia: 62,5% femmine vs 72,5% maschi). Le nate in Italia e all’estero, inoltre, denunciano più malattie non tabellate (Italia: 53% femmine vs 50% maschi; non Italia: 54% femmine vs 53% maschi) che sono meno riconosciute (Italia: 13% femmine vs 19% maschi; non Italia 10% femmine vs 14% maschi). Conclusioni: un inferiore riconoscimento delle MP nelle nate in Italia e all’estero è presente in maniera costante e significativa anche nelle malattie da sovraccarico e nelle malattie non tabellate. Studi e interventi esplicativi e correttivi devono essere introdotti attraverso buone pratiche anche preventive orientate al genere.


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