Esposizione occupazionale a rischio biologico nel Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche: risultati di uno studio di sorveglianza di 10 anni / Occupational exposure to blood and body fluids in a Department of Odontostomatologic Sciences: results of a ten-year surveillance study

Contenuto principale dell'articolo

M.R.. Gatto
F. Bernardi
L. Bandini

Keywords

Dental School, body fluids, health surveillance

Abstract

Sono stati analizzati i dati relativi agli infortuni avvenuti durante l’attività clinica e di supporto alla clinica nel Dipartimento di Scienze Odontostomatologiche (DSO) dell’Università di Bologna “Alma Mater Studiorum” durante un periodo di dieci anni. I risultati  mostrano che le procedure adottate nello svolgimento delle attività sono efficaci in quanto  l’incidenza/10000 prestazioni è risultata pari a 5.15. In particolare gli incidenti avvenuti riguardano quasi esclusivamente gli studenti ed il personale odontoiatra non strutturato del DSO, quindi operatori con meno anni di esperienza lavorativa. Si conferma quindi la necessità di sensibilizzare ed istruire sempre di più gli studenti, gli odontoiatri laureati frequentatori, i tutors, gli odontoiatri iscritti ai master ed i dottorandi di ricerca, al momento dell’inserimento nella struttura, sulle procedure da seguire nell’attività clinica e di supporto alla clinica adottate nel DSO. Non si registrano incidenti in fase di riordino nel personale infermieristico strutturato e neppure incidenti clinici nel personale docente. Pur analizzando approfonditamente e non sottovalutando i dati rilevati, si evidenzia come il numero degli incidenti non sia stato per nulla rilevante rispetto alle prestazioni effettuate. Gli Autori concludono affermando che adottare metodologie di lavoro condivise e standardizzate, applicare e far applicare procedure cliniche e non cliniche attente a evitare quanto più possibile gli incidenti e nel caso che, nonostante tutto, questi si verifichino, avere a disposizione precise indicazioni per minimizzarne le conseguenze, deve essere l’obbiettivo di una struttura sanitaria nei riguardi degli infortuni che possono accadere durante le manovre terapeutiche e di riordino.

 

Occupational exposure to blood and body fluids in a Department of Odontostomatologic Sciences: results of a ten-year surveillance study
Background: Evaluation of occupational exposures can assist with practice modifications, redesign of equipment, and targeted educational efforts. Objectives: The aim of this analysis was to identify trends that will aid in the prediction and prevention of accidents. Methods: Our data were collected from 1999 to 2008 during a surveillance programme of occupational exposure to blood or other potentially infectious materials in a middle Dental School by using a standard coded protocol. Results: Altogether 51 exposures were reported. Of these, 45/51 (88 %) were percutaneous and 6/51 (12%) were of the mucosa, involving a splash in the eye of dental care workers (DCW). Of these 22/51 (43%) occurred among dental students, 17/51 (33%) among DCWs attending master and doctorate courses, 11/51 (22%) among DCWs attending as tutors and visiting professors and 1/51 (2%) among staff. Regarding the circumstances of the exposures, 37/51 (73%) and 14/51 (27%) of the accidents occurred respectively during and after the use of a device; of latter, 1/14 (7%) was connected with instrument cleaning and with laboratory activity, 10/14 (71%) occurred when a DCW collided with a sharp object, and 2/14 (4%) happened during other activities. The instrument and the body part most likely to be involved were needles and fingers. The overall exposure rate was 5.15±0.72 standard error per 10,000 patient procedures. Conclusions: Our results may serve as a benchmark that other Dental Schools could adopt to assess accident frequency.

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