Medicina alternativa e rischi per la salute: un caso di intossicazione da piombo da ayurveda. Medicina alternativa e rischi per la salute

Abstract

Introduzione Presentiamo il caso di un marinaio indiano di 30 anni affetto da anemia microcitica (Hb 9.9), dolore addominale persistente, emesi, feci ed urine ipercromiche, ittero latente ed astenia secondarie ad intossicazione da piombo (piombemia 102 µg/dl). Nei mesi precedenti aveva assunto preparati ayurvedici. L’Ayurveda è un’antica forma di medicina popolare indiana basata sull’impiego di preparati a basi di erbe, in cui vengono spesso aggiunti metalli pesanti. Il nostro scopo era curare il paziente e stabilire la fonte di intossicazione.

Metodi Abbiamo escluso l’esposizione professionale dopo aver testato altri 3 membri dell’equipaggio ed analizzato oltre 150 schede tecniche di prodotti usati a bordo della nave. Il paziente è stato sottoposto a terapia chelante con acido etilendiamminotetraacetico (EDTA) monitorando piombemia e piomburia. Infine, abbiamo analizzato mediante la Spettrometria di Massa a Plasma Accoppiato Induttivamente (ICP-MS) campioni dei preparati ayurvedici precedentemente assunti dal paziente

Risultati Alla dimissione, al termine della chelazione, il livello di piombemia era di 36,27 µg/dl. L’analisi sui campioni ha rilevato concentrazioni estremamente elevate di piombo e di mercurio in uno dei preparati. Le tre differenti formulazioni di questo preparato contenevano  concentrazioni di piombo di 12.638,54 mg/kg (campione 2A), 23.043,02 mg/kg (campione 2B), 21.352,97 mg/kg (campione 2C), molto superiori rispetto ai valori più alti riportati in letteratura per il suolo indiano (32 mg/kg).

Conclusioni Questo caso richiama all’attenzione l’importanza della farmacovigilanza e della corretta informazione degli utilizzatori di medicine alternative sia in merito ai potenziali rischi correlati all’uso di essi sia in merito ai sintomi dell’intossicazione.