Disturbo Post-traumatico da Stress conseguente a rapina sul lavoro: studio pilota su 136 farmacisti / Post-traumatic Stress Disorder following robbery at the workplace: a pilot study on 136 pharmacy workers

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G.P. Fichera
S. Sartori
G. Costa

Keywords

Abstract

Attualmente esistono pochi studi che hanno valutato le conseguenze sulla salute psicofisica della rapina sul lavoro, nonostante il suddetto crimine rientri tra gli atti di violenza sul lavoro maggiormente diffusi in tutto il mondo e possa configurarsi come esperienza traumatica e minacciosa per la vita. L’obiettivo del presente studio è stato quello di valutare le conseguenze della rapina sul lavoro in un gruppo di lavoratori particolarmente esposti a questo rischio: farmacisti e collaboratori di farmacia di Milano e provincia. Sono stati reclutati 136 farmacisti, 90 vittime di rapina e 46 non vittime. I soggetti hanno compilato un questionario di autovalutazione comprendente i dati socioanagrafici e le caratteristiche dell’esposizione a rapina; è stata inoltre somministrata una scala per la diagnosi di Disturbo Post-traumatico da Stress (DPTS) e tre scale di autovaluzione dello stato di salute e della capacità di lavoro. I soggetti vittime hanno subito, in media, più di quattro rapine nell’arco della propria storia lavorativa, alcune delle quali hanno comportato violenza fisica e causato loro danni fisici. Il confronto tra esposti e non esposti ha messo in luce una riduzione dell’indice di capacità di lavoro nelle vittime di rapina. 10 vittime hanno sviluppato un DPTS pieno o parziale a seguito della rapina. Nei soggetti con DPTS si è osservata un’importante e duratura compromissione della salute, della qualità della vita e della capacità di lavoro. Emerge pertanto la necessità di strutturare interventi preventivi di natura sanitaria basati sul supporto precoce al fine di evitare il rischio di cronicizzazione dei sintomi.

Post-traumatic Stress Disorder following robbery at the workplace: a pilot study on 136 pharmacy workers
Introduction: Robbery at the place of work is one of the most common traumatic events in both  developed and developing countries. Italy is one of the European countries with a medium-to-high prevalence and pharmacy and bank employees are particularly at risk. Research on the psychological effects on workers who are victims of robbery is scarce when compared with traditional trauma studies. Objective: To assess the association between workplace robbery, Post-traumatic Stress Disorder (PTSD), quality of life and work ability in a sample of Italian pharmacy workers. Methods: 136 pharmacy workers – 90 robbery victims and 46 non-victims – were recruited from the  Milan area. They completed a questionnaire including: socio-demographic characteristics, robbery history and description, a self-report version of the Clinician Administered PTSD Scale (CAPS-I), General Health Questionnaire (GHQ), Beck Depression Inventory (BDI), Work Ability Index (WAI), Short Form 36 Health Survey Questionnaire (SF-36). Results: No differences were found between victims and non-victims for GHQ and BDI; WAI scores of victims were significantly lower than non-victims. Exposure to robberies was associated with lower WAI in a multivariate analysis; 10 victims reported PTSD and much lower WAI and SF-36, higher GHQ and BDI than non-PTSD victims. Conclusions: Workplace robbery has a mild but long-lasting effect on workers’ ability to work. For a significant proportion of victims, robbery exposure is associated with the onset of PTSD, with increased risk for severe and long-lasting impairment of emotional well-being, quality of life and work ability. Early intervention programmes at the workplaces aimed at promoting a more rapid recovery after a traumatic event are needed.
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