La nascita della moderna igiene industriale e tossicologia occupazionale. Una ricostruzione storica attraverso l’analisi dei contributi di tre protagonisti

Abstract

Introduzione: La Clinica del Lavoro di Milano ha offerto numerosi contributi all’igiene industriale e alla tossicologia occupazionale durante il Novecento. Obiettivi: Descrivere i primi anni di attività del laboratorio di igiene industriale di Milano attraverso tre figure che hanno avuto un ruolo di protagonista: Enrico Carlo Vigliani, Nicola Zurlo e Gianmario Cavagna. Metodi: È stata analizzata la letteratura scientifica prodotta a Milano nel periodo 1948-1970. Sono state, inoltre, condotte interviste a testimoni di quel periodo. Risultati: Enrico Vigliani è stato il primo studioso europeo ad intuire l’importanza di un laboratorio di igiene industriale all’interno dell’istituto da lui diretto. Grazie al supporto di enti privati (Montecatini) e pubblici (INAIL) riuscì a creare un laboratorio nel 1948. Nicola Zurlo, che diresse questa struttura nei primi trenta anni, condusse studi innovativi sul mercurialismo cronico, sul saturnismo e sulla silicosi, progettando e realizzando strumenti per la captazione e analisi delle polveri atmosferiche e dispositivi di protezione. Effettuò analisi degli effetti sulla salute degli insetticidi organofosforici e iniziò a studiare l’inquinamento dell’aria ambiente. Inoltre Zurlo offrì un contenuto epistemologico e metodologico alla disciplina. Gianmario Cavagna, uno dei primi tossicologi italiani, ha contribuito alla scoperta della causa della febbre da inalazione di fumi metallici e agli studi sulla patogenesi della bissinosi, ipotizzando un ruolo delle endotossine batteriche nella genesi della malattia. Conclusioni: I contributi offerti da questi tre protagonisti all’igiene industriale e alla tossicologia occupazionale furono rilevanti e resero in quegli anni la Clinica del Lavoro di Milano un punto di riferimento non solamente nazionale, ma anche internazionale.