Esposizione professionale a formaldeide aerodispersa in ambito ospedaliero: predisposizione di un sistema di campionamento automatico, confronto tra diversi metodi di monitoraggio e applicazione nella valutazione del rischio

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Nicola Mucci
Stefano Dugheri
Venerando Rapisarda
Marcello Campagna
Giacomo Garzaro
Andrea Farioli
Giovanni Cappelli
Giulio Arcangeli

Keywords

Abstract

Introduzione: In ambito sanitario, per il contenimento dell’esposizione occupazionale a formaldeide (FA) aerodispersa, esistono sistemi automatici sottovuoto per il riempimento con formalina e contenitori di sicurezza con FA al 4% in capsula sigillata. Obiettivi: Questo studio è stato finalizzato alla valutazione dell’esposizione a FA utilizzando un sistema di monitoraggio integrato in diversi scenari di esposizione. Metodi: Sono stati confrontati tre dispositivi per il monitoraggio: gel di silice con 2,4-dinitrofenilidrazina (2,4-DNPH); fibra SPME® con O-(2,3,4,5,6-pentafluorobenzil)idrossilammina; strumentazione a lettura diretta. Sono stati valutati tre scenari tipici in cui la FA viene impiegata in ambito ospedaliero: in sala operatoria durante l’immersione di campioni bioptici di piccole dimensioni in contenitori con capsula sigillata; nella segreteria dei laboratori di anatomia patologica durante l’accettazione di biopsie; in laboratori di anatomia patologica durante il riempimento sottovuoto e la riduzione dei campioni bioptici. Risultati: Il sistema di campionamento automatico ha consentito tempi di valutazione brevi, lunghi e continui. I diversi dispositivi di campionamento hanno fornito risultati comparabili per la valutazione di concentrazioni di FA compresa tra 0,020 e 0,320 ppm in una camera di prova; tuttavia, i dispositivi basati su 2,4-DNPH sono risultati i migliori in termini di sensibilità e accuratezza. I risultati di 246 campionamenti hanno mostrato che la concentrazione di FA era inferiore a 0,04 ppm nel 91% delle misurazioni. Conclusioni: I metodi automatici hanno consentito di effettuare efficacemente il campionamento e la misurazione della FA in ambito ospedaliero. Con l’impiego di procedure operative adeguate, la concentrazione di FA è risultata nettamente inferiore ai valori limite.

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