Sviluppo e validazione in Italia della Scala dell'Emotional Labour negli infermieri

Abstract

Introduzione: Le richieste emotive possono rappresentare un significativo fattore di rischio per il benessere degli operatori  sanitari. Gli infermieri vengono considerarti la categoria professionale più esposta al disagio emotivo conosciuto come emotional labor. I ricercatori definiscono l’emotional labor come il processo attraverso il quale gli infermieri a volte nascondono o falsificano le emozioni realmente sentite o si sforzano di mostrare l’emozione appropriata allo scopo di soddisfare le esigenze emotive dettate dal proprio lavoro. L’emotional labor può dare luogo a disturbi di tipo fisico, psicologico e del comportamento. Uno strumento specifico che misuri l’emotional labor negli infermioeri ancora è mancante. Obiettivi: Questo studio ha l’obiettivo di sviluppare e validare una scala per la misurazione dell’emotional labor negli infermieri. Metodi: Il processo di ricerca si è sviluppato in 3 diverse fasi. Nella prima, 24 items sono stati selezionati da diversi strumenti. La seconda fase ha comportato la valutazione della validità di facciata e di contenuto. Nella terza fase la scala dell’emotional labor è stata valutata psicometricamente con un approccio di validazione incrociata che ha incluso sia l’analisi fattoriale esplorativa condotta su un campione di 205 infermieri italiani, con la selezione di una scala a 11 items, che l’analisi fattoriale confermativa. Risultati: L’emotional labor consta di 3 dimensioni: recitazione, adesione e controllo. La scala dell’emotional labor ha evidenziato buone proprietà psicometriche ed è un valido e affidabile strumento per la misurazione dell’emotional labour negli infermieri. Infine è stata indagata l’ associazione tra l’emotional labour e il burnout. Conclusioni: La scala dell’emotional labor può favorire una più completa comprensione delle conseguenze dell’emotional labour negli infermieri. Poiché le richieste emotive e l’emotional labour non sono inclusi tra i più comuni strumenti di valutazione del rischio psicosociale lavorativo attualmente disponibili, i nostri risultati evidenziano il loro ruolo nella prevenzione dello stress lavorativo.