Sorveglianza epidemiologica e sanitaria occupazionale nelle coorti di lavoratori esposti ed ex esposti a cloruro di vinile monomero a Ravenna

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Gianpiero Mancini
Rossella Rambaldi
Sandra Olanda
Maria Edoarda Fava
Raffaella Angelini

Keywords

sorveglianza occupazionale, cloruro di vinile monomero, epatopatie

Abstract

Le leggi italiane indicano che i lavoratori esposti a cancerogeni professionali devono essere sottoposti ad un programma di sorveglianza sanitaria sia durante che dopo la conclusione della vita lavorativa, non specificando chi dovrebbe farsi carico operativamente ed economicamente di tale attività sanitaria. A Ravenna (Emilia-Romagna) c’è una coorte ben definita di lavoratori che per anni è stata esposta a cloruro di vinile monomero (CVM), in un grande impianto chimico che lo produceva e lo polimerizzava (polimero vinilcloruro). Come ben noto il CVM è un potente cancerogeno per il fegato, causando angiosarcoma epatico (EAS) e carcinoma epatocellulare (HCC). Agli inizi degli anni 2000, nella Regione Emilia-Romagna, diverse richieste hanno portato all’attivazione di un progetto di sorveglianza sanitaria per i lavoratori ex esposti al CVM, affidato al Dipartimento di Sanità Pubblica di Ravenna, con l’approvazione del Sistema Sanitario Regionale. La coorte era composta da circa 550 lavoratori ex esposti. Chi ha aderito volontariamente al progetto, attivo ad oggi, è stato sottoposto ad un esame medico e, annualmente, ad ecografia addominale e altri test specifici per rilevare malattie epatiche. Sebbene l’efficacia di un programma di sorveglianza sanitaria per i lavoratori precedentemente esposti a CVM non sia definitivamente confermata, la nostra esperienza si è rivelata un’utile sperimentazione, economicamente sostenibile, per la presa in carico di queste popolazioni con un definito programma di sorveglianza medica e di counselling.

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