Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS): la terapia con pressione positiva continua nelle vie aeree (CPAP) ed altri dispositivi a pressione positiva

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Antonio Sanna

Keywords

OSAS, CPAP, ventilazione meccanica non invasiva

Abstract

La Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno (OSAS) consiste in ricorrenti episodi di ostruzione completa o parziale della faringe. L’applicazione di una pressione positiva continua nelle vie aeree (CPAP) è l’opzione terapeutica per la quale per la prima volta è stata documentata l’efficacia nel garantire la completa pervietà della faringe durante il sonno, evitando la comparsa delle apnee ed ipopnee con risoluzione della sintomatologia. Più di recente sono stati realizzati altri dispositivi a pressione positiva quali l’auto-CPAP e quelli a doppio livello di supporto pressorio. L’auto-CPAP ha un ruolo nella ricerca del valore pressorio terapeutico della CPAP piuttosto che nella terapia dell’OSAS. Qualora la CPAP non risolva il quadro clinico-strumentale dell’OSAS e/o le apnee-ipopnee siano associate ad altro e predominante disturbo respiratorio notturno (ipoventilazione, periodismo respiratorio tipo Cheyne-Stokes), il trattamento di elezione è la terapia con dispositivi a doppio livello di supporto pressorio che trovano indicazione anche in quei soggetti con OSAS che non tollerano la pressione di esercizio della CPAP. Pur essendo stato proposto ben 35 anni fa, il trattamento con CPAP è ancora l’unico ad assicurare efficacia terapeutica qualunque sia la severità dell’OSAS. È inoltre la terapia con la maggiore evidenza in termini di benefici a lungo termine.

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