Le Sindrome dell’Apnea Ostruttiva nel Sonno (OSAS): i costi sanitari e sociali

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Michele De Benedetto
Sergio Garbarino
Antonio Sanna

Keywords

OSA, disturbi sonno, sanità pubblica, costi sociosanitari

Abstract

La Sindrome dell’Apnea Ostruttiva nel Sonno (OSAS) è una malattia cronica sottodiagnosticata ampiamente diffusa in entrambi i sessi ed a tutte le età. La mancata diagnosi e terapia determinano un grave problema socio-sanitario. I costi dell’OSAS possono essere suddivisi in due macro categorie: costi sanitari diretti riguardanti diagnosi e trattamento della patologia e delle sue comorbidità, e costi non sanitari o indiretti genericamente denominati come costi sociali. Circa dieci anni fa è stata fatta una stima del costo dell’OSAS in Italia ed è emerso che la quota dei costi sanitari totali si attesta intorno al 55% di quelli complessivi, per un importo pari a circa 2,9 miliardi di euro, e sono per la maggior parte legati al trattamento delle comorbidità,  i costi sanitari diretti, relativi a diagnosi e trattamento della patologia, incidono solo per il 6% dei costi totali, mentre quelli sanitari dovuti al mancato riconoscimento, diagnosi e mancata prevenzione delle comorbilità, incidono per il 49% dei costi totali. I costi non sanitari sono pari al restante 45% di quelli totali. Il guadagno annuo ottenibile con progetti sanitari che abbiano come obiettivo la diagnosi precoce dell’OSAS ed un’ottimale aderenza al trattamento è di 1 miliardo e 500 milioni di euro. Considerato l’aggiornamento al rialzo della prevalenza dell’OSAS e la recente quantificazione del numero di incidenti stradali evitabili il costo della malattia OSAS è senz’altro molto superiore rispetto a quanto fino ad ora stimato.

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