La sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS): implicazioni per l’attività lavorativa e la Medicina del Lavoro

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Giovanni Costa

Keywords

OSAS, Medicina del lavoro, Efficienza lavorativa

Abstract

Il recente recepimento della Direttiva Europea concernente il conseguimento e il mantenimento della patente di guida, generale e professionale, ha evidenziato le notevoli problematiche connesse alla Sindrome delle Apnee Ostruttive nel Sonno. Ciò riguarda non solo la sua elevata prevalenza nella popolazione generale, ma soprattutto le modalità di una precisa valutazione del suo impatto sulla performance di guida e di lavoro, sia in termini di sicurezza dei lavoratori e di terzi, sia delle condizioni generali di salute con relativi costi sanitari e sociali (errori, incidenti, infortuni, assenteismo, presentismo, terapie). Il medico del lavoro/medico competente, che sottopone a controllo preventivo e periodico i lavoratori nelle fasce di età in cui l’incidenza di OSAS è più elevata, è chiamato a svolgere un ruolo strategico a tale riguardo, non solo nell’individuazione precoce della malattia e nell’avvio di un efficace percorso diagnostico e terapeutico, ma anche nel monitorare l’efficacia della terapia ai fini del mantenimento o re-inserimento nell’attività lavorativa specifica. La bontà ed efficacia del suo operato dipenderanno non solo dalla sua conoscenza e attenzione al problema, ma soprattutto dal livello di interazione che riuscirà a stabilire con i diversi specialisti deputati alla precisa definizione diagnostica e relativa indicazione terapeutica del caso, in modo da essere in grado di gestire al meglio il problema ai fini del mantenimento di una soddisfacente performance operativa e della prevenzione di possibili effetti deleteri sulla salute a medio-lungo termine.

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