Esposizione professionale alla luce fluorescente in una patologa con complicanze miopiche ed insorgenza di sintomi astenopici

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Marco Quarato http://orcid.org/0000-0001-5813-1941
Maria Franca Gatti
Luigi De Maria
Antonio Caputi
Fulvio Italo Maria Fucilli
Luigi Vimercati

Keywords

miopia patologica, esposizione occupazionale, radiazioni luminose, astenopia, microscopio a fluorescenza / KEYWORDS, myopic co-morbidities, occupational exposure, fluorescent light, eye fatigue, fluorescence microscope

Abstract

Introduzione: La miopia patologica si complica frequentemente con degenerazione retinica, distacco posteriore di vitreo e glaucoma. A tutt’oggi è incerto l’effetto che l’esposizione professionale a radiazioni luminose, come quelle emesse dai microscopi ottici a fluorescenza, abbia sui sintomi astenopici e sulla evoluzione della degenerazione retinica. Descrizione del caso: Una patologa clinica, di anni 56, affetta da retinopatia miopica ed altre comorbidità oftalmologiche, inoltrò richiesta, presso la nostra U.O.C., di visita medica straordinaria, lamentando difficoltà nella visione distinta e importante bruciore oculare, dopo esposizione prolungata alla fluorescenza emessa dal microscopio ottico. Si dispose pertanto una consulenza specialistica oftalmologica, che mise in evidenza la presenza di una marcata atrofia corioretinica nella regione peripapillare. Un sopralluogo sul posto di lavoro ha evidenziato che il sistema di alimentazione del microscopio emetteva luci di alta intensità (9600 lux). Considerata la severità della corioretinosi, la frequenza della sintomatologia astenopica e la costante esposizione professionale sia alla luce fluorescente di bassa intensità che alla luce di alta intensità, è stato formulato un giudizio di idoneità parziale, con la limitazione all’utilizzo di microscopi a fluorescenza. Dopo quasi 6 mesi dalla formulazione di tale giudizio, la lavoratrice riferiva un netto miglioramento della sintomatologia astenopica, a fronte di un danno retinico sostanzialmente invariato. Conclusioni: La patologia da cui è affetta la lavoratrice ha reso necessario limitare l’utilizzo del microscopio a fluorescenza per evitare l’aggravamento dell’astenopia e l’eventuale repentina evoluzione del danno retinico.

Abstract 362 | PDF Downloads 36