Il Codice Internazionale di Etica ICOH per gli operatori di Medicina del Lavoro: fortuna storica e prospettive future in Italia

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Carlo Petyx
Giovanni Costa
Maurizio Manno
Antonio Valenti
Sergio Iavicoli

Keywords

Etica, medico competente, Medicina del Lavoro

Abstract

Il Gruppo di Lavoro incaricato della traduzione italiana della terza edizione del Codice Internazionale di Etica della International Commission on Occupational Health (ICOH) ha ultimato lo scorso aprile il lavoro di revisione, e il testo, disponibile sul sito web di ICOH, è stato stampato a cura dell’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) e distribuito in occasione del 79° Congresso Nazionale della Società Italiana di Medicina del Lavoro e Igiene Industriale (SIMLII) a Roma. I curatori di questa terza edizione italiana hanno compiuto il delicato compito di adattamento in italiano tenendo in considerazione le specificità della pratica della Medicina del Lavoro nel nostro paese, che vede coinvolti molti professionisti con diversi ruoli e responsabilità nelle imprese e nel settore pubblico e privato per quanto concerne la sicurezza, l’igiene, la salute e l’ambiente in relazione al lavoro. A più di vent’anni dalla prima traduzione italiana, è utile ripercorrere per grandi linee l’evoluzione di questo Codice Internazionale di Etica per mettere a fuoco la sua origine, la diffusione nazionale ed internazionale, il continuo aggiornamento, e la capacità di orientare, nel caso italiano, i portatori d’interesse, all’interno di un modello partecipativo di prevenzione, in uno scenario che ha visto negli ultimi vent’anni un radicale cambiamento del mondo del lavoro e del contesto normativo.
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