E’ efficace e efficiente la prevenzione di avvelenamento acuto da pesticidi con una Attrezzatura Protettiva Personale Adattata Localmente? Uno studio crossover tra agricoltori di Chitwan, Nepal

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Anshu Varma
Dinesh Neupane
Jens Peter Ellekilde Bonde
Erik Jørs

Keywords

Abstract

Introduzione: Il rischio di avvelenamento da pesticidi per gli agricoltori può essere ridotto con un’attrezzatura protettiva personale, ma nei paesi in via di sviluppo l’utilizzo di tale attrezzatura è limitato. Obiettivi: Scopo del presente lavoro è stato di esaminare la capacità dell’Attrezzatura Protettiva Personale Adattata Localmente al fine di ridurre l’esposizione a pesticidi organofosforici negli agricoltori. Metodi: In uno studio crossover, a 45 agricoltori  maschi di Chitwan, Nepal,  è stata  fornita  una Attrezzatura Protettiva Personale Localmente Adattata oppure  un normale abito da lavoro mentre utilizzavano pesticidi organofosforici. Per i sette giorni prima dell’esperimento ciascun agricoltore è stato esonerato dall’impiego di pesticidi. Prima e dopo l’utilizzo di pestidici è stata effettuata un’intervista per la raccolta dei sintomi da intossicazione e un prelievo di sangue per la determinazione della colinesterasi plasmatica. Risultati: La differenza media tra i sintomi di avvelenamento acuto da organofosforici nel gruppo che indossava la Attrezzatura Protettiva Personale Localmente Adattata e quello che indossava un normale abito da lavoro era di 0.13 [95% CI -0.22;0.49] e tra i livelli di colinesterasi plasmatica (U/ml) era di -0.03 [95% CI -0.11;0.06]. La differenza media prima e dopo l’applicazione del pesticida per i sintomi da avvelenamento acuto era di 0.29 [95% CI -0.26;0.84] e per i livelli di colinesterasi plasmatica (U/ml) era di -0.01 [95% CI -0.08;0.06]. L’uso dell’Attrezzatura Protettiva Personale Adattata Localmente in confronto con l’uso del normale abito da lavoro ha mostrato meno comfort (75.6% contro il 100%), maggior sensazione di  calore (64.4% contro 31.3%), generici problemi (44.4% contro 33.3%), e maggior gradimento (95.6% contro 77.8%). Conclusioni: Non possiamo avvalorare l’attesa che l’Attrezzatura Protettiva Personalizzata Adattata Localmente abbia portato ad una diminuzione dei sintomi da avvelenamento da organofosforici o ad un aumento della attività della colinesterasi plasmatica (U/mL) e neppure che i lavoratori preferiscano lavorare con questa attrezzatura rispetto ai normali abiti da lavoro. Da quanto riscontrato in questo studio l’Attrezzatura Protettiva Personale Adattata Localmente non offre protezione particolare durante le normali condizioni lavorative.  Ciò non esclude che  tale attrezzatura possa offrire maggiore protezione in caso di sovraesposizione accidentale.
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