Trattamenti conservativi nelle tendinopatie agli arti superiori in ambito occupazionale: revisione narrativa

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Francesco Sartorio
Fabiola Garzonio
Stefano Vercelli
Elisabetta Bravini
Carolina Ruella
Roberto Maglio
Carlo Cisari
Giorgio Ferriero

Keywords

Tendinopatie, arti superiori, trattamenti conservativi

Abstract

Introduzione: L’incidenza delle tendinopatie agli arti superiori ha conosciuto negli ultimi anni un incremento vertiginoso tra i lavoratori. I trattamenti conservativi sono l’opzione terapeutica d’elezione per eliminarne la sintomatologia permettendo un sicuro ritorno sul posto di lavoro. Tuttavia l’evidenza scientifica sulla loro efficacia è ampiamente dibattuta. Obiettivi e metodi: Revisione narrativa della letteratura sull’efficacia dei trattamenti conservativi nelle tendinopatie agli arti superiori in ambito occupazionale. Risultati: La revisione è stata condotta interrogando le banche dati Medline ed Embase fino a Maggio 2015. La ricerca ha restituito un totale di 271 articoli, una prima lettura ha portato all’eliminazione di 116 e allo studio del full text dei 155 rimanenti. Conclusioni: Previa tempestiva diagnosi medica specialistica, il precoce inizio del percorso riabilitativo e la limitazione del riposo assoluto consentono di attenuare la sintomatologia dolorosa, di aumentare la funzionalità e di ridurre le assenze lavorative nel lungo termine. I trattamenti conservativi multimodali, come la terapia manuale associata agli esercizi mirati all’incremento della flessibilità e della forza muscolare e l’allenamento gesto specifico ottengono risultati più significativi rispetto ai trattamenti isolati. Attualmente non vi è sufficiente evidenza scientifica a favore della proloterapia e del Platelet-Rich Plasma (PRP) ma i risultati promettenti ne incoraggiano gli studi. A livello preventivo bisogna sensibilizzare sia i datori di lavoro sia i lavoratori sull’esposizione ai fattori di rischio.

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