Medici del lavoro e impatto della Grande Recessione sulla salute dei lavoratori: uno studio qualitativo

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Giorgio Mattei
Silvia Ferrari
Giuseppe Giubbarelli
Luca Pingani
Gian Mario Urraci
Marco Rigatelli
Gian Maria Galeazzi

Keywords

Crisi economica, conseguenze per la salute, medicina del lavoro

Abstract

Introduzione: L’Italia figura tra i paesi dell’Eurozona in cui la Grande Recessione del 2008 ha colpito più duramente. Gli effetti negativi della recessione sulla salute della popolazioni italiana sono stati documentati a livello nazionale. Tuttavia, pochi studi condotti a livello locale o regionale sono attualmente disponibili. Obiettivi: Valutare l’impatto della recessione economica sulla salute dei lavoratori del distretto industriale di Sassuolo (Modena, Nord Italia) e fornire indicazioni per progetti di intervento mirati. Metodi: Sono stati realizzati due focus groups, coinvolgendo 8 medici del lavoro attivi nell’area. I trascritti sono stati analizzati utilizzando MAXQDA 11, secondo i principi della “general grounded theory”. Risultati: Sono stati complessivamente codificati 261 interventi, suddivisi in quattro aree. La prima, “cambiamenti nel mondo contemporaneo”, ha evidenziato che la recessione può aver peggiorato problemi preesistenti, accelerando la riduzione di personale e di benefit. La seconda, “area sociale”, suggeriva una riduzione di capitale sociale verticale, e l’inizio di nuovi processi di emigrazione. La terza, “area lavorativa”, era caratterizzata dalla paura, da parte dei lavoratori, di perdere il lavoro quando sono malati, e da una riduzione di capitale sociale orizzontale, più precisamente da relazioni più difficili tra colleghi. La quarta, “area medica”, indicava un generale peggioramento del livello di salute dei lavoratori del distretto della ceramica, in confronto agli anni precedenti. I medici del lavoro hanno segnalato un aumento di sintomi muscolo-scheletrici, gastriti, cefalea muscolo-tensiva, sindrome del colon irritabile, lombalgia, attacchi di panico, insonnia, tachicardia, e altri sintomi medici inspiegabili. Le sindromi ansiose sembrano maggiormente prevalenti rispetto a quelle depressive. Un aumento nel consumo di antidepressivi e benzodiazepine è stato infine segnalato. Conclusioni: L’impatto locale della crisi economica sulla salute è stato principalmente negativo, in linea con i dati nazionali disponibili. I professionisti della salute mentale potrebbero lavorare insieme ai medici del lavoro, ad esempio attraverso la realizzazione di gruppi Balint, per sviluppare interventi psicosociali e clinici mirati ai bisogni medici, psicologici e sociali dei lavoratori, e includendo percorsi di advocacy e di empowerment rivolti agli stessi.
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