Stima dell’effetto ad un anno di un programma di promozione della salute nei luoghi di lavoro in provincia di Bergamo

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Marco Cremaschini
Roberto Moretti
Giovanni Brembilla
Marinella Valoti
Francesco Sarnataro
Pierangelo Spada
Graziella Mologni
D. Franchin
Lucia Antonioli
Daniela Parodi
Giorgio Barbaglio
Giuseppe Masanotti
Roberto Fiandri

Keywords

Promozione della salute, luoghi di lavoro, malattie croniche, fattori di rischio, valutazione

Abstract

Obiettivo: Stimare eventuali effetti a breve termine di interventi integrati di promozione della salute nei luoghi di lavoro nell’ambito della rete WHP Bergamo, che raccoglie 94 aziende con il coinvolgimento di circa 21.000 lavoratori. Metodi: Valutazione controllata non randomizzata, pre-post di dati raccolti mediante questionari anonimi in due tempi: prima dell’inizio del programma (t0) e dopo l’esposizione a 12 mesi di programma (t1). Il gruppo di “controllo” è costituito dai lavoratori delle aziende aderenti al programma che non hanno ancora realizzato interventi nelle aree tematiche oggetto della valutazione. Risultati: Nei lavoratori partecipanti gli effetti positivi che emergono a 12 mesi dall’avvio del programma riguardano l’alimentazione (consumo di frutta e verdura) e il fumo di tabacco (tasso di cessazione), aree tematiche affrontate dal maggior numero di aziende aderenti. Gli effetti sono più evidenti nei maschi e negli white collars. Sui livelli di attività fisica e consumo di alcolici i trend sono positivi e si muovono nella direzione desiderata e con scostamenti superiori rispetto ai non esposti, ma senza che venga raggiunta la significatività statistica. Non sono invece visibili a breve termine i cambiamenti desiderati negli eventi di rischio stradale o nella qualità dei rapporti personali, anche per il limitato numero di aziende esposte a interventi in queste aree tematiche. Conclusioni: I risultati, pur entro i limiti metodologici della valutazione, mostrano che già a 12 mesi dall’avvio del programma è possibile registrare una riduzione nella diffusione di alcuni importanti fattori di rischio per malattie croniche nei lavoratori esposti al programma, come il basso consumo di frutta e verdura e il fumo di tabacco. È necessario continuare a monitorare nel tempo gli effetti del programma su altri fattori di rischio, per verificare la comparsa delle modifiche attese nel medio e lungo periodo. Appare importante monitorare gli effetti anche per livello occupazionale e per sesso per verificare ed eventualmente correggere le differenze emerse. La collaborazione con i medici competenti con l’utilizzo di dati raccolti nel corso della sorveglianza sanitaria, integrati con un limitato set di indicatori sui fattori di rischio generali, costituisce uno sviluppo auspicabile per ulteriori studi.
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