Lavoratori con Sindrome di Ehlers-Danlos: indicazioni per la sorveglianza sanitaria e per un corretto inquadramento lavorativo

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Monica Bogni
Alessandra Bassotti
Giuseppe Leocata
Francesco Barretta
Amelia Brunani
Pier Alberto Bertazzi
Luciano Riboldi
Luisella Maria Vigna

Keywords

Sindrome di Ehlers-Danlos, disabilità lavorativa, malattia rara

Abstract

Introduzione: In Europa il 23,5% della popolazione attiva soffre di malattie croniche; tra queste rientrano le Malattie Rare, inclusa la Sindrome di Ehlers-Danlos (EDS), malattia ereditaria del connettivo, che può compromettere l’attività lavorativa. Obiettivi: Valutare la compromissione di diverse aree funzionali in un gruppo di soggetti con EDS e l’eventuale coinvolgimento dell’attività lavorativa utilizzando l’EDS-Disability Test (EDS-DT), costituito da 7 scale (dolore, rigidità, attività quotidiane, di casa, fuori casa, lavorative, relazioni sociali), che misura la disabilità percepita. Soggetti-Metodi: 50 soggetti lavoratori (13 maschi/37 femmine; età media 38 anni) con EDS (34 classico, 13 ipermobile, 3 vascolare) e 150 lavoratori sani (seguiti per la sorveglianza sanitaria presso la Clinica del Lavoro). A entrambi i gruppi è stato somministrato l’EDS-DT. Risultati: I soggetti EDS presentano un livello di disabilità percepita superiore ai non-EDS (mediana 29,31 vs 7,22 p< 0,0001). Il gruppo ipermobile presenta valori più elevati nell’area dolore (54 vs 42) e nell’area lavoro (62,5 vs 42,5), mentre il classico presenta compromissioni maggiori nelle attività quotidiane (18,57 vs 11,43) e di casa (34,29 vs 25,71); ma con p>0,20. Confrontando i soggetti EDS in base al lavoro, risulta che quelli con moderato-alto impegno fisico presentano una compromissione maggiore nella sezione lavoro (p=0,04) rispetto a quelli a lieve impegno fisico. Conclusioni: I soggetti con EDS presentano dolore cronico, alterata qualità di vita e difficoltà lavorative. Il tipo ipermobile sembra più compromesso in aree funzionali quali dolore e lavoro, mentre il classico nelle attività quotidiane e di casa. La sezione lavoro è risultata più compromessa per i soggetti EDS che svolgono mansioni a maggiore impegno fisico.
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