Monitoraggio biologico dell’esposizione ad idrocarburi policiclici aromatici in un gruppo di asfaltatori / PAH exposure in asphalt workers

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S. Garattini
M. Sarnico
A. Benvenuti et al.

Keywords

Asphalt workers, urinary 1-hydroxypyrene, polycyclic aromatic hydrocarbons (PAH)

Abstract

Dagli anni sessanta è noto l’interesse a valutare il rischio cancerogeno negli asfaltatori. Il bitume non è classificato come cancerogeno invece il catrame secondo la IARC è un cancerogeno certo per l’uomo. L’esposizione ambientale/
professionale e da stili di vita a miscele di IPA si associa all’eliminazione urinaria di vari metaboliti. Il pirene è utilizzato quale indicatore di esposizione a IPA in numerosi studi scientifici su asfaltatori. Finalità dello studio è valutare l’esposizione globale a IPA in gruppi di asfaltatori, confrontati con i livelli attesi nella popolazione di riferimento mediante il dosaggio dell’1-OHP urinario. Cento asfaltatori monitorati nell’estate 2007 sono stati confrontati con 29 asfaltatori monitorati nell’inverno 2007 e con 148 lavoratori monitorati nell’estate 2008, controllando i  confondenti individuali e le modalità operative. Le mediane di 1-OHP urinario nei tre periodi di campionamento sono risultate rispettivamente pari a 0,65, 0,17 e 0,53 μg/g creat. La differenza delle concentrazioni medie di 1-OHP nei 3 gruppi è risultata statisticamente significativa (p<0,001). Questo lavoro evidenzia che la mansione di asfaltatore comporta una esposizione a IPA superiore sia a quella della popolazione di riferimento non professionalmente esposta che a quella di lavoratori operanti in aree urbane. L’esposizione ad IPA nei gruppi indagati non risulta sufficientemente controllata con le misure di prevenzione attualmente adottate; è pertanto indicata l’utilità di applicare il monitoraggio biologico come strumento di valutazione della esposizione a cancerogeni e di previsione del rischio e la necessità di assumere gli adempimenti formali previsti per gli esposti a cancerogeni occupazionali, tra cui il Registro degli Esposti.

 

PAH exposure in asphalt workers
Background: There has been interest in evaluating the potential carcinogenicity of bitumen fumes in asphalt workers since the 1960’s. The IARC classified air-refined bitumens as possible human carcinogens, while coal-tar fumes were classified as known carcinogens. Occupational/environmental PAH exposure can be measured by several urinary markers. Urinary 1-OHP has become the most commonly used biological marker of PAH exposure in asphalt workers. Objectives: The aim of this study was to assess asphalt workers’ exposure levels by monitoring 1-OHP urinary excretion and compare this data with those of non-occupationally exposed subjects. Methods: We investigated three groups of asphalt workers: 100 in summer 2007, 29 in winter 2007, and 148 during summer 2008 and compared 1-OHP urinary concentrations using Kruskall-Wallis test. Results: Median 1-OHP urinary concentrations during the three biomonitoring sampling periods were 0.65, 0.17 and 0.53 μg/g creatinine respectively. There was a significant difference in 1-OHP values between the three groups (p<0.001). Conclusions: our study showed that PAH exposure of asphalt workers’ is higher than that observed in the general population and in workers in urban areas. Our results suggest that PAH exposure in the three groups studied is not sufficiently kept under control by the use of personal protective equipment and that biomonitoring is useful in evaluating PAH exposure and for risk assessment. Regulations need to be enforced for workers exposed to cancer risk, such as the register of workers exposed to carcinogens.

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