Uso integrato di banche dati per la mappatura di lavorazioni con esposizione a cancerogeni nella Regione Piemonte: l’esempio della formaldeide / Integrated use of data bases to map manufacturing processes involving exposure to carcinogens in the Piedmont Region: the example of formaldehyde

Contenuto principale dell'articolo

U. Falcone
L. Gilardi
O. Pasqualini et al.

Keywords

Carcinogens, factual databases, formaldehyde

Abstract

L’esposizione a cancerogeni in ambito occupazionale è ancora diffusa. Non esistono tuttavia dati puntuali ed aggiornati sul numero degli esposti ad agenti cancerogeni in un determinato territorio. Può risultare utile sperimentare l’utilizzo di strumenti e fonti informative già disponibili per poter conoscere la distribuzione dei lavoratori esposti e quindi definire delle priorità di intervento. Come esempio di cancerogeno occupazionale in questo studio si propone la formaldeide. L’esposizione a tale sostanza, per quanto più bassa rispetto al passato, è ancora presente a causa del suo utilizzo in numerosi processi produttivi. Questo studio ha l’obiettivo di verificare le potenzialità dell’uso integrato di 3 banche dati: MATline, CAREX e archivio unità produttive INAIL per prevedere il numero degli occupati esposti a formaldeide e per mappare la loro distribuzione sul territorio piemontese. MATline permette di ottenere l’elenco delle lavorazioni che comportano esposizione a formaldeide; dall’archivio unità produttive di fonte INAIL per ogni attività lavorativa con potenziale utilizzo di formaldeide si è ottenuto il numero di ditte e di addetti. Applicando la prevalenza di addetti esposti fornita da CAREX si è ottenuta una previsione degli esposti per ogni lavorazione. Il livello di dettaglio dei dati raccolti ha permesso di produrre, attraverso l’uso del software ArcView GIS, una mappa della distribuzione degli addetti, in Piemonte, relativa ad una specifica lavorazione. In totale in Piemonte si prevede che siano esposti a formaldeide più di 13.000 lavoratori. La produzione di mobili è risultata la lavorazione col maggior numero di esposti a formaldeide (3.130), seguita dalla metalmeccanica (2.301 esposti) e dalla lavorazione delle resine sintetiche (1.391 esposti). Il dettaglio dei dati contenuti nell’archivio unità produttive INAIL permette di prevedere il numero di esposti a diversi livelli territoriali (Comune, ASL, Provincia, ecc.) e di produrre mappe della regione in grado di evidenziare, per ogni lavorazione, la distribuzione degli esposti. Ad esempio i 3.130 addetti impiegati nel settore dei mobilifici si concentrano nelle aree geografiche del torinese, di Savigliano e della Valle di Susa. L’uso integrato di banche dati permette la mappatura di lavorazioni con esposizione a cancerogeni nella Regione Piemonte e la previsione, a diversi livelli territoriali, del numero di lavoratori esposti. I risultati ottenuti possono rappresentare un utile punto di partenza per gli operatori della prevenzione impegnati nella definizione delle priorità di intervento.

 

Integrated use of data bases to map manufacturing processes involving exposure to carcinogens in the Piedmont Region: the example of formaldehyde
Background: Exposure to carcinogens is still widespread in working environments. For the purpose of defining priority of interventions, it is necessary to estimate the number and the geographic distribution of workers potentially exposed to carcinogens. It could therefore be useful to test the use of tools and information sources already available in order to map the distribution of exposure to carcinogens. Formaldehyde is suggested as an example of an occupational carcinogen in this study. Objectives: The study aimed at verifying and investigating the potential of 3 integrated databases: MATline, CAREX, and company databases resulting from occupational accident and disease claims (INAIL), in order to estimate the number of workers exposed to formaldehyde and map their distribution in the Piedmont Region. Methods: The list of manufacturing processes involving exposure to formaldehyde was sorted by MATline; for each process the number of firms and employees were obtained from the INAIL archives. By applying the prevalence of exposed workers obtained with CAREX, an estimate of exposure for each process was determined. A map of the distribution of employees associated with a specific process was produced using ArcView GIS software. Results: It was estimated that more than 13,000 employees are exposed to formaldehyde in the Piedmont Region. The manufacture of furniture was identified as the process with the highest number of workers exposed to formaldehyde (3,130), followed by metal workers (2,301 exposed) and synthetic resin processing (1,391 exposed). Conclusion: The results obtained from the integrated use of databases provide a basis for defining priority of preventive interventions required in the industrial processes involving exposure to carcinogens in the Piedmont Region.

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