Liver/Fegato (C22.0) - I trattamenti percutanei dell’epatocarcinoma / Percutaneous ablation of the hepatocellular carcinoma

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F. Iovino
A. Barbarisi
P.P. Auriemma, et al.

Keywords

Abstract

L’epatocarcinoma (HCC) su cirrosi rappresenta la quinta causa di morte per cancro nel mondo. La terapia di scelta è quella chirurgica, ma solo il 30-40% dei pazienti sono candidati alla resezione ed al trapianto. Dunque la maggioranza dei pazienti con HCC viene sottoposta a trattamenti percutanei, che hanno un valido ruolo palliativo in quanto capaci di rallentare la crescita tumorale e di aumentare la sopravvivenza. L’alcolizzazione, la termoablazione con radiofrequenza (REA) e la chemioembolizzazione (TACE) sono le metodiche più utilizzate. Negli ultimi due decenni la termoablazione con radiofrequenza rappresenta la metodica più studiata in quanto consente di trattare lesioni fino a 5 cm in una sola seduta. L’associazione delle tre metodiche ha dimostrato un valido sinergismo consentendo di trattare con maggiore efficacia HCC voluminosi, con minori effetti collaterali, riducendo il rischio di recidiva e migliorando la sopravvivenza. L’HCC necessita durante la sua storia naturale di più interventi terapeutici, possibilmente ripetibili, semplici, a basso rischio ed a basso costo. È fondamentale ricordare che la molteplicità di presentazioni dell’HCC (sede, dimensioni, grado di vascolarizzazione, tipo, grado di differenziazione, stato di funzionalità epatica, età) sottintende una scelta personalizzata della strategia terapeutica difficilmente attuabile seguendo le rigide flow-chart ufficiali. Esclusi i pazienti candidati al trapianto o alla resezione, oggi la maggioranza dei pazienti con HCC in stadio “precoce” ed una selezione dei pazienti in stadio “intermedio”, sono candidati alla termoablazione con RFA o alla TACE selettiva.

Percutaneous ablation of the hepatocellular carcinoma
Hepatocellular carcinoma (HCC) on cirrhosis is the fifth cause of cancer death in the world. The treatment of choice is surgery, but only 30-40% of patients are candidates for resection and transplantation. Thus, the majority of patients with HCC is subjected to percutaneous treatments, which have a useful palliative rôle in that they can slow tumour growth and increase survival. Alcoholization, radiofrequency ablation (RFA) and chemoembolization (TACE) are the most commonly used methods. Over the past two decades, radiofrequency ablation has been the most studied method since it allows to treat lesions up to 5 cm in a single session. The combination of the three methods showed a good synergy allowing for treatment of large HCC more effectively, with fewer side effects, reducing the risk of recurrence and improving survival. HCC may require multiple, possibly repeatable, simple, low-risk and low cost, therapeutic interventions during its natural history. It is important to remember that the multiplicity of presentations of HCC (location, size, degree of vascularization, type, degree of differentiation, status ofliver function, age) implies a choice of customized therapeutic strategies which may turn difficult to implement according to rigid official flow charts. Excluding patients who are candidates for resection or transplantation, today the majority of patients with HCC in the “early” and a selection of patients with stage “intermediate”, are candidates for ablation with RFA or selective TACE.
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