Attività fisica per vite lavorative più lunghe: un’analisi dei profili di attività fisica di alcune categorie professionali in Polonia
Contenuto principale dell'articolo
Keywords
Invecchiamento, prolungamento della vita lavorativa, occupabilità, attività fisica, obesità
Abstract
Introduzione: A fronte dell’invecchiamento della popolazione, l’allungamento della vita lavorativa è diventato un obiettivo obbligato delle politiche pubbliche. E’ possibile, tuttavia, che la durata della vita lavorativa dipenda dal rimanere idonei al lavoro dei singoli individui. Tra i molti fattori che influenzano questo aspetto, il presente articolo analizza un aspetto specifico dello stato di salute: l’attività fisica. Metodi: Questo articolo studia la relazione tra attività fisica e BMI in un campione proveniente da sette categorie professionali in Polonia, attraverso modelli di regressione logistica. E’ stato utilizzato un data-base dedicato di oltre 5.000 abitanti di Varsavia. Risultati: Il sovrappeso e l’obesità sono un problema significativo tra ricercatori e dipendenti della pubblica amministrazione; tuttavia, l’insufficiente attività fisica riguarda principalmente commessi e lavoratori della sanità. Sesso, classe di età e professione sono risultati predittori molto migliori di un alto BMI che non il livello di attività fisica individuale. A loro volta, il numero di attività ricreative svolte e la frequenza della camminata sono risultati i più importanti predittori legati all’attività fisica. Si è confermata l’ipotesi che essere sovrappeso e avere uno stile di vita sedentario porta, in un circolo vizioso, a una maggiore inattività. Conclusioni: Per interrompere questo circolo vizioso o, per lo meno, cercare di tenerlo sotto controllo, è necessario monitorare il peso e la circonferenza addominale dei lavoratori, come prerequisito per qualsiasi ulteriore intervento.