Attività fisica per vite lavorative più lunghe: un’analisi dei profili di attività fisica di alcune categorie professionali in Polonia

Contenuto principale dell'articolo

Elzbieta Biernat
Sonia Buchholtz
Marek Góra

Keywords

Invecchiamento, prolungamento della vita lavorativa, occupabilità, attività fisica, obesità

Abstract

Introduzione: A fronte dell’invecchiamento della popolazione, l’allungamento della vita lavorativa è diventato un obiettivo obbligato delle politiche pubbliche. E’ possibile, tuttavia, che la durata della vita lavorativa dipenda dal rimanere idonei al lavoro dei singoli individui. Tra i molti fattori che influenzano questo aspetto, il presente articolo analizza un aspetto specifico dello stato di salute: l’attività fisica. Metodi: Questo articolo studia la relazione tra attività fisica e BMI in un campione proveniente da sette categorie professionali in Polonia, attraverso modelli di regressione logistica. E’ stato utilizzato un data-base dedicato di oltre 5.000 abitanti di Varsavia. Risultati: Il sovrappeso e l’obesità sono un problema significativo tra ricercatori e dipendenti della pubblica amministrazione; tuttavia, l’insufficiente attività fisica riguarda principalmente commessi e lavoratori della sanità. Sesso, classe di età e professione sono risultati predittori molto migliori di un alto BMI che non il livello di attività fisica individuale. A loro volta, il numero di attività ricreative svolte e la frequenza della camminata sono risultati i più importanti predittori legati all’attività fisica. Si è confermata l’ipotesi che essere sovrappeso e avere uno stile di vita sedentario porta, in un circolo vizioso, a una maggiore inattività. Conclusioni: Per interrompere questo circolo vizioso o, per lo meno, cercare di tenerlo sotto controllo, è necessario monitorare il peso e la circonferenza addominale dei lavoratori, come prerequisito per qualsiasi ulteriore intervento.
Abstract 266 | PDF (Inglese) Downloads 12