Una tesi di laurea del 1816 sulle malattie del lavoro: “Propositions générales sur les maladies causées par l’exercice des professions” di A.L. Gosse - Le malattie dei lavoratori in era post-ramazziniana / A doctoral thesis on occupational diseases from 1816: workers’ diseases in the post-Ramazzinian era

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F. Carnevale

Keywords

Abstract

Nessuna opera medica “classica” ha avuto una fortuna paragonabile a quella toccata al De Morbis Artificum Diatriba. La fortuna del libro è confermata dall’incessante numero e dalla diffusione di nuove edizioni, emulazioni, traduzioni e citazioni. Come testimonia l’accesso al “web”, i nostri contemporanei continuano a guardare a Ramazzini con ammirazione e con meraviglia, con fiducia e con devozione, con curiosità, ed anche strumentalmente, per avvalorare le nozioni che si intendono promuovere. Si può rappresentare un fenomeno temporale di “impatto differenziale” dell’opera. Per tutto il Novecento, e massimamente negli anniversari ramazziniani “celebrati” (1900, 1913, 1914, 1933, 1964, 2000), si registrano “tribute” all’autore. Nel corso dell’Ottocento nei principali paesi europei, ma con minore evidenza in Italia, si consuma il superamento “su base oggettiva” della lezione ramazziniana. Il contesto è completamente mutato e cambiati, dopo una continuità secolare, sono i lavori ed i lavoratori. Tra il 1700 ed i primi anni dell’Ottocento Ramazzini domina il campo come una montagna nel deserto; si susseguono le riedizioni latine del De Morbis e le sue traduzioni con un impatto positivo di tipo culturale, di divulgazione che ha come destinatari le avanguardie scientifiche e professionali di tutto il mondo. Gli strumenti della disseminazione sono rappresentati in primo luogo dall’inserimento di tutto o parte del corpus della Diatriba all’interno di “Dizionari” o “Enciclopedie” di medicina. Un altro strumento, molto diffuso ed efficace e tipicamente accademico, è quello delle tesi di dottorato che vengono discusse in ognuna delle più importanti università europee. Tra questi ultimi contributi si colloca la tesi di laurea sostenuta a Parigi nel 1816 dal ginevrino Louis-André Gosse (1791-1873) che è stata presentata nelle pagine precedenti nella traduzione dal francese.

 

Summary

No medical “classical“ work has been in any way as successful as Ramazzini’s De Morbis Artificum Diatriba. The book’s success is confirmed by the constantly increasing number of new editions, emulations, translations and quotations and corresponding dissemination. As is proven by web access, our contemporaries continue to contemplate Ramazzini with admiration and wonder, confidence, devotion and curiosity and also as a means of seeking confirmation of the concepts that are variously presented. It is possible to  describe a temporal phenomenon of “differential impact” of Ramazzini’s work. Throughout the twentieth century, and especially on “celebrated” anniversaries (1900, 1913, 1914, 1933, 1964, 2000), many “tributes“ to the author were recorded. During the nineteenth century in major European countries, but less so in Italy, Ramazzini’s lesson was recorded as superseded “on an objective basis”. The context had completely changed, as did both work and workers after a century-old continuity. Between the 1700’s and the early 1800’s Ramazzini dominated the field like a mountain in the desert; with editions of De Morbis in Latin and in translations following one on the other, with a positive cultural and popularizing impact on a public consisting of the international scientific and professional avant-garde. The means of dissemination consisted first and foremost of including all or part of the corpus of the Diatriba in “dictionaries” or “encyclopaedias“ of medicine. Another means that was widely used, efficacious and typically academic, was through the doctoral theses discussed in all major European universities. Among these contributions was the thesis discussed in 1816 in Paris, by Louis-André Gosse of Geneva (1791-1873), which is presented in the previous pages in the translation from the French.

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